Normalmente il pene quando è flaccido ha una conformazione “classica” che si modifica al momento dell’erezione, ovvero quando i corpi cavernosi, riempendosi di sangue, assumono un aspetto cilindrico grazie anche alla tunica albuginea che è una membrana inestensibile che li avvolge e li contiene in maniera ottimale.

Esistono comunque in erezione delle deviazioni minime del pene, a destra, a sinistra, verso l’alto, verso il basso, che però non rientrano nell’ambito di una patologia.

Altre volte il pene risulta deviato in maniera considerevole, tale da assumere un aspetto tipo “manico d’ombrello”, a “scimitarra” o a “mazza da golf”.

È a questo punto che si possono avere disturbi come rapporti sessuali dolorosi fino all’impossibilità di una penetrazione vaginale, eiaculazione precoce e sterilità dato che lo sperma, se il pene è ricurvo, viene espulso in direzione sbagliata, ovvero lontano dal collo uterino.

Le cause delle deviazioni possono essere traumi locali, malformazioni congenite, cattive abitudini ovvero portare indumenti aderenti come slip o jeans che costringono il pene ad assumere nello stato di flaccidità un atteggiamento poco naturale; e infine presenza di placche sclerotiche nei corpi cavernosi, situazione quest’ultima che si identifica con l’induratio penis plastica.

La terapia è attualmente di tipo farmacologico e fisico(ionoforesi,laser,ultrasuoni), ma laddove questi presidi non sono sufficienti, l’intervento chirurgico risulta essere indispensabile per raddrizzare questo “benedetto” pene.