Il sistema vascolare del nostro organismo è come l’impianto idraulico di una casa: se si creano ostruzioni o incrostazioni lungo i tubi, passa meno acqua.

Anche l’erezione del pene è paragonabile allo stesso meccanismo: questo permette l’arrivo di 130 millilitri di sangue nei corpi cavernosi, quantità di sangue sufficiente a dare quella rigidità peniena necessaria per un normale rapporto sessuale.

A livello del pene la rigidità delle arterie che di per se hanno già un calibro molto ridotto, può comportare un deficit di afflusso di sangue e quindi una erezione carente.

Questa rigidità che si identifica con l’arterio-sclerosi, è un danno anatomico che si accentua con l’avanzare dell’età ed è sicuramente favorito dal fumo, dall’alcol, dall’ipertensione, dal diabete e dall’ipercolesterolemia.

Questo può in parte giustificare il fatto che a 20 anni bastano 30 secondi per raggiungere una valida erezione, mentre a 45 occorre più di un minuto e molti di più in età avanzata.

Lo stesso dicasi per la frequenza dei rapporti sessuali settimanali: si passa infatti dalla media di 3,5 rapporti a 20 anni a 1,5 a 55 e a 0,5 rapporti sessuali per settimana a 70 anni.